Ogni famiglia coinvolta nel progetto, ha in custodia un lotto di 50 metri quadrati di foresta sul quale viene realizzato un inventario delle specie vegetali presenti. Le piante infatti vengono catalogate e identificate utilizzando il GPS e placchette di alluminio numerate. In questo modo lo staff del progetto potrà seguire le fasi di crescita delle piante, monitorarne la salute e impostare le attività di raccolta di sementi e talee spontanee che possano garantirne la proliferazione.
Oltre alla mappatura delle specie vegetali per scoprire il grado di biodiversità della foresta “adottata” da Vibram, è necessario proteggerla dalle minacce esterne, per questo sono previste le attività di vigilanza. Le prime, che hanno coinvolto i membri della comunità Momaila, Lucineide e Amarildo, sono state di per sé un’avventura: per fortuna però dopo lunghe escursioni in canoa e difficili percorsi via terra, hanno verificato che non vi sono state attività anomale. Le visite vengono realizzate nel periodo di piena del fiume perché consente alla comunità di accedere più facilmente alla foreste. Infatti nel periodo di secca si può accedere solamente a piedi e lungo un sentiero fangoso che implica varie ore di cammino.
L’Amazzonia custodisce anche moltissime piante medicinali. Grazie al progetto vengono tutelate anche piante con importanti proprietà medicinali utilizzate tradizionalmente dalla popolazione locale come rimedi fitoterapici. L'olio-resina di Breu Branco viene usato come anti-infiammatorio, analgesico, per la guarigione delle ferite, come stimolante, e per il trattamento di bronchite, tosse e mal di testa. Il tè preparato con i semi di Cumaru viene considerato efficace per l'epatite, l’anemia, e problemi intestinali. Le foglie di Andiroba vengono usate per curare le ulcere. Viene prodotto anche un sapone medicinale da olio e resina dell'albero per alleviare i problemi della pelle, respingere gli insetti e guarire le contusioni.
Le proprietà antinfiammatorie del Copaiba vengono sfruttate per trattare le infezioni delle vie respiratorie e delle vie urinarie. È noto come un antibiotico naturale altamente efficace contro i batteri gram-positivi.
L’intervento, situato nel cuore dell’Amazzonia a 25 km dalla municipalità di Silves, coinvolge la comunità di Sao Pedro i cui membri vivono lungo il fiume Igarapé Capivara. Lo stato di Amazonas ha riconosciuto alla comunità la “concessione d’uso” su 700 ettari di foresta, per mantenerla, custodirla, trarne sostentamento. Si deve partire al mattino presto in motoscafo per raggiungere la zona dove vivono le 27 famiglie, circa 150 persone tra uomini, donne e bambini. È raggiungibile solamente via fiume dato che non esistono strade. Sao Pedro è a circa un'ora di distanza da Silves attraversando il lago Canaçarì. Lì hanno sempre vissuto con poco, in un’economia di sussistenza, con un solo generatore.
Grazie al progetto abbracciato da Saclà, le condizioni socioambientali e il tenore di vita miglioreranno. La foresta, per loro, diventa un posto di lavoro.
La foresta, si sa, fornisce ossigeno, regola l’equilibrio idrico ed il clima, immagazzina l’anidride carbonica. Ma non tutti sanno che rappresenta l’habitat esclusivo di migliaia di specie vegetali e animali, con una concentrazione che in Amazzonia raggiunge cifre sorprendenti. In un solo metro quadro di foresta amazzonica possono convivere oltre mille differenti specie animali. Ogni metro quadro di foresta tutelato in più salva e fa vivere un vero condominio di biodiversità.
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